Covid-19: esercizi chiusi e affitti. Come rimediare?

I provvedimenti di contenimento dell’emergenza Covid-19 decisi dal Governo costringono moltissime attività industriali e commerciali alla chiusura temporanea. Questa sta comportando notevoli problemi tra cui quello dei canoni di affitto dei locali dove tali attività si svolgono.

Vaie associazioni di categoria stanno ponendo il problema dell’impossibilità, da parte di molte imprese, di continuare a pagare regolarmente canoni di locazione che oggi risultano particolarmente elevati.

Questo problema riguarda molti esercizi commerciali e, in particolare, il comparto Horeca con bar, ristoranti, pizzerie ecc. chiusi da oltre un mese.

Alcuni studi legali interpellati da Italian Food Today suggeriscono possibili soluzioni tese a bloccare il pagamento dei canoni di locazione e, magari anche a ridefinirne gli importi.
Tutti si basano sulla straordinarietà dell’emergenza sanitaria in corso che non può certamente essere attribuita al conduttore e quindi rientra nelle fattispecie previste dal nostro ordinamento che stabilisce infatti che l’impossibilità sopravvenuta, anche se temporanea, da intendersi , anche come impossibilità di utilizzo della prestazione altrui [così interpretato recentemente anche  Cass., 10 luglio 2018, n.18047] configura l’assenza di responsabilità nel ritardo ad adempiere alla  propria. In altri termini ciò significa che l’oggettiva impossibilità di utilizzo dell’immobile del locatore, di carattere necessariamente temporaneo, giustifica per la durata di tale periodo che il  conduttore possa sospendere il pagamento del canone.

Al riguardo la FIPE ha predisposto una lettera standard che gli esercenti possono inviare ai proprietari dei locali in locazione.

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