Alla sicurezza del ristorante ci pensa un’App
In questa fase di emergenza da Coronavirus con le attività di ristorazione bloccate, ma in vista della riapertura, diventa primaria l’esigenza di tutela della salute. E questo anche per il food delivery che rappresenta e rappresenterà sempre più una grande opportunità per il comparto della ristorazione. Igiene, procedure di sanificazione e percorso del piatto sono diventati prioritari soprattutto per il consumatore che acquista a domicilio. Da qui è nata l’idea di un’applicazione realizzata dalla startup pOsti in partnership con EY che prevede, per il ristoratore e per il rider, l’esecuzione di una checklist di misure messa a punto dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) – conformi alle linee guida di sicurezza alimentare – che monitorano con un sigillo di garanzia digitale la preparazione, il confezionamento e la consegna del cibo. Il consumatore può verificare attraverso un Qr code che il suo piatto è sicuro.
Il rispetto di queste misure di sicurezza, e la loro tracciabilità in blockchain, genera maggior garanzia, fiducia e quindi tranquillità nel consumatore che ordina cibo a domicilio. Ogni confezione sarà caratterizzata da un’etichetta-sigillo antimanomissione con un QR-code applicato dal ristoratore che il consumatore potrà consultare per verificare le procedure di sicurezza eseguite periodicamente dal ristoratore e dai rider e recensire la sua esperienza di delivery con particolare riferimento al rispetto da parte del rider di tutti i presidi di sicurezza previsti. Naturalmente la verifica continua delle informazioni rese sarà assicurata da uno smart contract che con frequenza periodica impedirà eventuali fenomeni fraudolenti. Tutte queste e altre informazioni sono tracciate inblockchain da pOsti e EY, garantite e rese immediatamente fruibili e consultabili.
’’La nostra sfida è dare al consumatore ancora più fiducia sul cibo ricevuto a domicilio – commenta Virgilio Maretto, Co-Founder & Ceo di pOsti – in particolare, abbiamo preso come riferimento le linee guida emanate dalla FIPE in termini di procedure di sicurezza che devono essere rispettare dai ristoratori e dai rider nelle fasi di preparazione, confezionamento e consegna e abbiamo lavorato ad una soluzione, affinché anche il piatto mangiato a casa sia degustato con la massima tranquillità. In questa maniera pOsti vuole continuare a promuovere la trasparenza della filiera agroalimentare anche in momenti di trasformazione epocale come quello che stiamo vivendo. La ricerca di nuove soluzioni e il lancio di nuovi servizi, oltre ad offrire una ulteriore attenzione e tutela al consumatore, possono diventare una vera occasione di rilancio e di ripresa per l’intero Paese”.
Giuseppe Perrone, Bockchain Hub Mediterranean Leader di EY, sottolinea: “In questo periodo di emergenza sanitaria, come EY, abbiamo voluto supportare il settore della ristorazione attraverso l’infrastruttura EY OpsChain Traceability, garantendo trasparenza nelle attività di food delivery e avvicinandolo sempre di più al consumatore. Infatti, grazie alla tecnologia Blockchain di Ethereum i clienti potranno beneficiare della verifica delle corrette pratiche di sicurezza sanitaria adottate da ristoratori e rider”.
“Il nostro contributo a questa brillante iniziativa di pOsti e EY – dichiara Lino Enrico Stoppani, Presidente Fipe-Confcommercio – è per far crescere la consapevolezza dei ristoratori sull’importanza di esplorare nuovi segmenti di business e al contempo di comunicare al consumatore la sicurezza del cibo consegnato a casa. Ci aspetta un periodo complicato che dobbiamo affrontare con lungimiranza, ricercando anche nuove soluzioni commerciali, e TrustDelivery va proprio in questa direzione”.