Racugno (Augusto Conctrat): al lavoro per la riapertura di ristoranti e bar
Lo abbiamo detto e ripetuto: uno dei settori più colpiti da questa emergenza Covid-19 è quello dell’Horeca con ristoranti, pizzerie, pub, bar ecc. in forzata chiusura da molte settimane. A risentirne non solo i diretti interessati, ma anche tutta la filiera: dai produttori del foodservice, ai servizi, all’industria delle forniture.
Ne abbiamo parlato con Giacomo Racugno, Amministratore Delegato di Augusto Contract, azienda marchigiana attiva nelle attrezzature per l’Horeca, specializzata soprattutto nella realizzazione di locali “chiavi in mano” nel foodservice.
Come state affrontando questa fase di emergenza sotto il profilo operativo? Quali ripercussioni avete avuto sul fatturato e gli ordinativi?
“Augusto Contract è un general contractor specializzato nella ristorazione. Siamo stati tra i primi a introdurre il concetto di Foodservice General Contractor in Italia perché da sempre siamo a fianco degli imprenditori del food&beverage nello sviluppo delle loro attività, realizzando locali “chiavi in mano”. In questa fase di emergenza anche il nostro business ha subito una battuta d’arresto, in azienda abbiamo seguito fin da subito le indicazioni fornite dal governo e abbiamo usato il buon senso per garantire sicurezza a tutto il nostro staff e ai nostri collaboratori esterni. Stiamo tuttavia continuando – in modalità smartworking – a lavorare sulle progettazioni esecutive di diversi locali con i nostri clienti, così da farci trovare pronti quando potranno finalmente ripartire i cantieri”.
Per agevolare la vostra tradizionale clientela avete posto in essere delle iniziative particolari?
“Il nostro lavoro affianca la pianificazione delle aperture dei nostri Clienti, che sono per la maggior parte grandi marchi della ristorazione commerciale come Sirio Bar, Cioccolati Italiani, Panino Giusto, Antica Focacceria San Francesco, O’ Fiore Mio, solo per citarne alcuni. Accanto a questi nomi non mancano realtà nuove e innovative che si sono fatte conoscere perle loro proposte inedite, come il ristorante Killer di Milano o il progetto This is Combo.
Stiamo sfruttando questo periodo per implementare nuovi processi e per pianificare l’introduzione di nuovi standard operativi e questo permetterà all’azienda di fornire un servizio ancora più efficace ai nostri clienti una volta che riprenderemo il lavoro a pieno regime“.
Come vedete la ripresa? Cosa vi aspettate? Cosa pensate che l’emergenza Covid-19 ha cambiato nella vostra complessiva organizzazione del lavoro?
“Quando l’emergenza sarà terminata non vedremo l’ora di uscire a mangiare fuori, incontrarci e ritrovarci insieme. Vorremo tutti dimenticare lo stress di questo periodo. Per il futuro, dunque, prevediamo semplicemente di riprendere lo sviluppo già pianificato e recuperare il ritardo di questi mesi. Nelle fasi iniziali certamente sarà regolamentata l’affluenza nei locali e si dovranno mettere in piedi accorgimenti operativi ed introdurre elementi di separazione, ma non crediamo che saranno necessari interventi per modifiche strutturali“.