Dall’Ue sostegni all’agroindustria per crisi Covid-19

La Commissione europea proporrà di attivare entro fine aprile aiuti all’ammasso privato per i prodotti lattiero-caseari e le carni. La Commissione renderà inoltre più flessibili i programmi di sostegno per il vino, la frutta e la verdura, l’olio d’oliva, l’apicoltura e per la distribuzione di latte, frutta e verdura nelle scuole. Il nuovo pacchetto di aiuti prevede inoltre una deroga eccezionale alle regole di concorrenza per i settori del latte, dei fiori e delle patate che consentirà agli operatori di auto-organizzarsi.

Il regime di aiuto all’immagazzinamento consentirà il ritiro temporaneo dei prodotti dal mercato per un minimo di 2-3 mesi e fino a un periodo massimo di 5-6 mesi. Con programmi di sostegno settoriali più flessibili, spiega una nota dell’Esecutivo Ue, sarà possibile reindirizzare il finanziamento verso misure anti-crisi per tutti i settori.
Infine, con la deroga eccezionale alle regole di concorrenza il settore del latte sarà autorizzato a pianificare collettivamente la produzione e i settori dei fiori e delle patate saranno autorizzati a ritirare i prodotti dal mercato. Tali accordi e decisioni dovrebbero essere valide solo per un periodo massimo di sei mesi. “Oggi – ha detto il commissario Ue all’agricoltura Janusz Wojciechowski – stiamo annunciando un nuovo ed eccezionale pacchetto di misure per sostenere i settori agroalimentari più colpiti” dalla crisi “affrontando i problemi già osservati e i rischi futuri. Sono fiducioso che queste misure alleggeriranno i mercati e mostreranno rapidamente risultati concreti”.

“Un pacchetto importante, ma senz’altro da migliorare a favore delle produzioni tipicamente mediterranee”. E’ il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, all’annuncio fatto oggi dalla Commissione europea a proposito di un pacchetto di misure per limitare le conseguenze della pandemia Covid-19.

“Finalmente la Commissione ha preso atto della necessità di mobilitare risorse finanziarie aggiuntive a favore del settore che sta garantendo, in piena emergenza sanitaria, la sicurezza alimentare ai cittadini europei” – sottolinea Giansanti – Tuttavia, i fondi supplementari risultano insufficienti e, secondo le nostre valutazioni, troppo sbilanciati sulle produzioni più tipiche dei Paesi membri del Nord Europa. Notiamo che non è stato considerato il settore suinicolo. E’ una lacuna che va colmata, tenendo conto della specificità della nostre produzioni”.

I provvedimenti annunciati oggi dalla Commissione sono ancora in via di definizione a livello formale e dovranno essere votati dagli Stati Ue.

“Lavoreremo con la massima determinazione – dichiara Giansanti – perché siano prese nella giusta considerazione le esigenze delle produzioni mediterranee che, in aggiunta all’impatto della pandemia, sono messe a rischio anche da una preoccupante situazione di siccità”.

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