Molini Pivetti: accanto ai clienti con l’aiuto del digitale

Nel nostro giro di interviste che stiamo conducendo presso gli operatori dell’industria alimentare per cercare di capire come stiano affrontando l’attuale grave emergenza siamo arrivati a Renazzo, in provincia di Ferrara dove abbiamo incontrato, sempre virtualmente,  Luca Scarsi, Direttore Marketing della Molini Pivetti Spa. A lui abbiamo chiesto come l’azienda stia affrontando questa fase di emergenza sotto il profilo operativo e se ci siano state ripercussioni sol piano operativo e degli ordinativi. 

Al momento abbiamo subito una battuta d’arresto per quanto riguarda il settore Horeca, un canale che per noi incide circa il 15% del totale del fatturato. Per quanto riguarda la richiesta da parte dell’industria alimentare, dopo una prima contrazione, stiamo notando in queste settimane una ripresa del trend dei consumi pre crisi. La corsa agli scaffali da parte dei consumatori ha portato ad una richiesta crescente sia di prodotti realizzati con farine che di farina stessa. Le persone costrette a casa hanno riscoperto il bello del creare pietanze con le proprie mani, cimentandosi nella preparazione di pane, pasta e tanto altro. Per quanto riguarda la vendita della nostra farina nella GDO eravamo distribuiti parzialmente, prima dell’emergenza Covid, ma con la quarantena e l’aumento esponenziale della richiesta di farine, abbiamo avviato, e in parte concluso, molti inserimenti in insegne che prima non servivamo. Inoltre, nel mese di marzo abbiamo registrato un incremento di vendite in questo canale del 60% rispetto allo stesso mese del 2019. Nel mese di aprile ci aspettiamo una crescita ulteriore.

Per agevolare la vostra tradizionale Clientela avete posto in essere delle iniziative particolari?

Con il decreto che imponeva la chiusura delle attività ristorative, una parte della nostra clientela principale non sta lavorando oppure ha avviato servizi di delivery, per cui sta continuando a lavorare ma con un’intensità diversa. Per approfittare di questo tempo dilatato, molto utile però per formarsi o aggiornarsi in attesa della riapertura, abbiamo attivato un servizio di consulenza con un nostro tecnico che, attraverso videochiamate o altri strumenti digitali,  è a disposizione dei nostri clienti per aiutarli ad approfondire tecniche e conoscenze sugli impasti. Oltre a questo abbiamo potenziato i contenuti sui nostri canali social. Su instagram abbiamo avviato alcune lezioni con esperti del settore per raccontare la loro esperienza e come si stanno reinventando in questo periodo difficile per il settore. Sempre sui social abbiamo creato contenuti ad hoc per il consumatore finale con dirette on line realizzate dai nostri tecnici per spiegare in maniera semplice e pratica come utilizzare i nostri prodotti nelle preparazioni domestiche come pasta fresca, pizza o dolci. Inoltre stiamo anche portando avanti altri progetti che richiedono settimane per essere attivati, ma che saranno sicuramente di interesse alla riapertura delle normali attività“.

Come vedete la ripresa? Cosa vi aspettate? Cosa pensate che l’emergenza Covid-19 ha cambiato nella vostra complessiva organizzazione del lavoro?

Il ritorno alla normalità richiederà tempo e sicuramente procederà per tappe. Per tale ragione crediamo che la richiesta crescente di farina, in particolare nel canale gdo e industria, continuerà ancora per mesi. Questi due canali avranno un peso molto importante nel nostro business e sui quali ci concentreremo nei futuri mesi, in attesa che il settore Horeca, al momento fermo, possa ripartire. Sicuramente le abitudini sono cambiate e nulla sarà come prima. Anche a livello aziendale abbiamo scoperto come lo smart working è una realtà a tutti gli effetti. Si può lavorare da casa e molti processi possono essere svolti in remoto. Gli strumenti digitali sono fondamentali e il peso dei social è sempre più forte, soprattutto in periodi in cui dovremmo rispettare le distanze sociali.  Crediamo che ci sarà un’attenzione ancora più marcata verso l’acquisto di prodotti naturali e a km0. Inoltre, questa situazione, che ha generato anche una contrazione dell’economia mettendo a repentaglio la stabilità di molte aziende e famiglie, porterà ad una maggiore attenzione alle spese e quindi al pricing dei prodotti presenti sullo scaffale“.  

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