Ripresa per pesca e consumi ittici
Ripresa in atto per il settore ittico, con il ritorno di quotazioni più stabili e un livello della domanda nella norma, grazie anche alla progressiva riapertura della ristorazione. E’ quanto emerge dal report sul comparto realizzato da Bmti, nel ricordare che nei tre mesi di lockdown le attività di pesca in Italia sono state bloccate a causa della scarsa domanda di prodotti ittici freschi dovuta appunto alla chiusura delle attività di ristorazione, delle mense e degli alberghi. Da marzo a maggio, infatti, si è registrata una flessione degli sbarchi del 40% rispetto ai rispettivi mesi del 2019.
In ripresa anche i consumi dopo una battuta d’arresto a marzo con un diminuzione del 30% in volume e del 29% in valore rispetto allo stesso mese del 2019.
Gli acquisti, infatti, segnano un aumento medio del 30% rispetto al periodo della quarantena, con picchi del 50% nelle località marine a ridosso delle grandi città. Ma, secondo Fedagripesca, si mangia più pesce anche rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, come a Chioggia dove il mercato ittico locale segna +4% rispetto al 2019. A riprova di un mercato più vivace sono i prezzi che stanno tornando sui livelli tipici del periodo estivo. In questi giorni in alcuni mercati del litorale laziale i calamari sono stati venduti a 25 euro al chilo, orate pescate a 28 euro e le vongole a 15 euro.