Ferrarini: guerra di bande con lo zampino pubblico

Offerte e controofferte per trovare una soluzione alla crisi del Grupoo Alimentare Ferrarini. La Ferrarini ha presentato al Tribunale di Reggio Emilia la nuova proposta di concordato che verte sulla costituzione della newco  Rilancio industrie agroalimentari Srl (ria), partecipata da Pini Italia e Amco come partner finanziario. che si occuperà della gestione in continuità con il passato, potendo disporre del know-how di produzione e delle consolidate relazioni sia con la Gdo, sia con la rete distributiva rivolta alle vendite al dettaglio”

La nuova proposta si oppone a quella avanzata da Gruppo Bonterre – Grandi Salumifici Italiani, Opas e HP supportate da Banca Intesa e Unicredit

La cordata che verte su Ria prevede di soddisfare al 100% i creditori privilegiati e in prededuzione e al 33% tutti gli altri.

Dal canto suo, Amco – guidata dall’ex dirigente di Unicredit Marina Natale – si impegnerà in Ria sostituendo con azioni i suoi crediti vantati verso le società lussemburghesi azioniste di Ferrarini e potrà designare componenti degli organi societari e responsabili di funzioni di controllo. Amco, inoltre, si è anche impegnata a erogare un finanziamento a medio termine di 12 milioni di euro qualora l’operazione vada in porto post omologa del tribunale.

Ma proprio la presenza di Amco sta suscitando vivaci polemiche politiche. 

Secondo i senatori della Lega, Gian Marco Centinaio, già ministro dell’Agricoltura e del Turismo e Giorgio Maria Bergesio, capogruppo in commissione Agricoltura a Palazzo Madama “Sarebbe criminale se un’azienda statale come Amco, controllata dal ministero del Tesoro, preferisse l’offerta di un’azienda spagnola a scapito del made in Italy”, mentre Il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi chiede che “il presidente del Consiglio Conte convochi subito il presidente e l’amministratore delegato di Amco e chieda spiegazioni, alla luce della scelta dell’azienda pubblica di non sostenere il fronte pro Made in Italy nella procedura di salvataggio di Ferrarini ma di appoggiare la cordata alternativa”.

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