SIS, Noberasco e Coldiretti danno vita alla filiera dell’arachide italiana
Mauro Tonello e Federico Vecchioni
E’ nata la filiera dell’arachide italiana. E’ stata presentata questa mattina San Lazzaro di Savena (BO) presso la sede dalla di SIS, Società Italiana Sementi. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, l’Assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna Alessio Mammi, l’Amministratore Delegato di BF SpA e di SIS, Federico Vecchioni, il Presidente di SIS, Mauro Tonello, l’Amministratore Delegato di Noberasco, Mattia Noberasco e il responsabile dell’area economica di Coldiretti Gianluca Lelli.
La domanda di arachidi sul mercato italiano è oggi quasi interamente coperta da prodotto straniero, importato generalmente da Israele, Egitto e Stati Uniti d’America. Una filiera dell’arachide nazionale presenta dunque un enorme potenziale di sviluppo e vedrà nei prossimi anni tutto il comparto impegnato a riattivare tutti gli aspetti agricoli e industriali necessari a rispondere ad una richiesta dei consumatori che si preannuncia di grande valore e che potrebbe portare alla coltivazione di oltre trentamila ettari sul territorio.
La rinascita della filiera dell’arachide italiana apporterà importanti benefici anche dal punto di vista della sostenibilità e della salubrità di questo prodotto. Infatti, essendo coltivato su terreni italiani, i cosiddetti food miles – ovvero i km percorsi dal prodotto dal luogo di produzione al luogo di consumo – saranno quasi azzerati portando vantaggi importanti alla qualità del prodotto, al tempo e all’efficacia dell’essicazione, che in molti casi avverrà in impianti “in campo”. L’arachide 100% italiana ha inoltre un elevato contenuto di proteine e questo la rende particolarmente adatta anche per chi fa sport e segue una alimentazione mirata.
L’essiccazione – procedura fondamentale per la qualità del prodotto – è uno degli aspetti che saranno approfonditi e probabilmente posti al centro di future sperimentazioni, ora che è ripartita la filiera di produzione, trasformazione e distribuzione. Il recupero di questo prodotto coincide infatti anche con il recupero di un know-how, di una ricerca e di un segmento occupazionale di grande rilievo.
La sinergia con Noberasco permette la creazione di un accordo di filiera in grado di garantire ai produttori un impegno all’acquisto.
“Quello che presentiamo oggi non è solo il lancio di un prodotto decisamente rivoluzionario per l’agrifood come l’arachide italiana – ha spiegato l’Amministratore Delegato Mattia Noberasco, che rappresenta la quarta generazione imprenditoriale della famiglia – ma un progetto che unisce innovazione, qualità, trasparenza e forte impegno ad investire sul territorio. Vogliamo creare una linea di prodotti made in Italy e grazie a questi accordi di filiera perseguiamo il nostro impegno di educare a stili alimentari salutari il consumatore, che sempre di più vuole essere ed è, parte integrante di scelte consapevoli che partono dalla terra fino ad arrivare alla spesa, quindi alla tavola”.