Il costo degli affitti non più sopportabile dalla ristorazione
In questo momento il costo degli affitti dei locali adibiti a ristoranti e bar è eccessivamente gravoso. Perchè ora, dice la Fipe, si mangia il 30% circa dei fatturati dei ristoratori italiani mentre solo 8 mesi fa, prima della pandemia, incideva per poco più del 10% sui bilanci dei pubblici esercizi. Le cause di questa impennata sono tutt’altro che nascoste: il settore è infatti destinato a chiudere l’anno con una flessione del volume d’affari di 24,1 miliardi di euro, pari a circa il 27% in meno rispetto al 2019. Mentre, per contro, i canoni di locazione sono rimasti invariati.
La crisi generata dall’emergenza sanitaria, prosegue la Fipe, ha avuto effetti dirompenti sull’intero tessuto economico ma ha colpito in modo particolare il mondo della ristorazione. Bar e ristoranti hanno subito una contrazione di fatturato del 66% nel periodo marzo-giugno e le previsioni indicano in -24 miliardi di euro le perdite anno su anno dell’intero settore, ha ricordato Fipe in una nota.
Non è un caso dunque se quella degli affitti sia la principale fonte di preoccupazione per i titolari di bar e ristoranti e, di conseguenza, sia diventata una delle principali battaglie della Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, che il 23 settembre ha organizzato un webinar destinato ai propri iscritti su questo tema, mettendo in fila dati, ordinanze dei tribunali e proposte.
Questo ha permesso di fare il punto su quello che è avvenuto in questi mesi intorno alla materia delle locazioni commerciali, sia come provvedimenti di carattere normativo che giuridico.
“È evidente che le condizioni economiche che c’erano nel momento in cui sono stati stipulati i contratti, sono venute meno. Per questo servono incentivi fiscali per i proprietari di immobili disposti a ridurre temporaneamente i canoni delle locazioni commerciali. Non solo. È essenziale bloccare l’esecuzione degli sfratti fino a fine 2021 e allo stesso tempo dichiarare improcedibili le intimazioni di sfratto per chi, pur non essendo ancora in regola con i pagamenti, ha provveduto almeno parzialmente a saldare le rate arretrate. Queste richieste le abbiamo inserite tra gli emendamenti al Dl Agosto e sono certo che governo e parlamento faranno di tutto per venirci incontro” ha detto il Direttore generale di Fipe-Confcommercio, Roberto Calugi –