Italia primo trasformatore di pomodoro
L’Italia si conferma il primo trasformatore in assoluto di derivati del pomodoro destinati direttamente al consumatore finale, circa il 60% delle produzioni di conserve rosse è destinato ad essere esportato. E’ quanto emerge con il report sull’andamento italiano, europeo e mondiale dell’industria del pomodoro presentato con l’incontro in streaming “Il Filo Rosso del Pomodoro”, appuntamento organizzato da Anicav, associazione degli industriali conservieri e giunto all’ottava edizione.
L’evento, per l’edizione 2020, è stato dedicato al Valore dei dati. Dallo studio economico emerge che nei primi otto mesi del 2020, l’export dei derivati del pomodoro ha fatto registrare una crescita del 2,64% in volume e del 9,44% in valore. Il fatturato del pomodoro raggiunge i 3,5 miliardi di euro (1,7 mld Italia + 1,8 export), ai quali vanno vanno aggiunti 700 milioni di euro dai legumi. Il dato pone l’Italia come terzo produttore mondiale di pomodoro dopo gli Stati Uniti e la Cina, rappresentando il 13% della produzione mondiale e il 53% di quella europea. Il trend positivo del settore italiano è confermato anche nei consumi interni nei canali iper, super, libero servizio e discount che, al 30 settembre 2020, sono aumentati sia in volume (+9,7%) che in valore (+16,4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel commentare i dati il direttore generale dell’Anicav Giovanni De Angelis afferma che, “anche in una fase complessa come quella che stiamo vivendo a cui si aggiungono specifiche preoccupazioni legate alla Brexit e alle cicliche minacce di politiche protezionistiche, i mercati esteri continuano a rappresentare un’importante leva di crescita per il comparto”