Meloni al Vinitaly per il sostegno del governo al vino italiano

«È nostro interesse e dovere sostenere questo mondo e l’impegno del Governo è anche a favore dei giovani e del ricambio generazionale». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul settore vitivinicolo, aprendo oggi la seconda giornata del 55° Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati, in programma alla Fiera di Verona fino al 5 aprile.

«Una presenza doverosa – ha detto il premier Meloni –, non la prima qui a Vinitaly, ma a maggior ragione non potevo mancare ora da presidente del Consiglio dei ministri. Perché il vino rappresenta una filiera fondamentale della nostra economia e cultura, che vale oltre 30 miliardi di euro, impiega più di 870mila addetti ed è primo nella bilancia commerciale del nostro Made in Italy. Questo comparto funziona grazie alla capacità di mettere insieme tradizione che arriva da molto lontano e modernità. E per questo l’impegno del governo va nella doppia direzione di provvedimenti a sostegno delle imprese e dei giovani che proprio questa mattina vengono premiati in fiera».

Nella giornata di oggi, in visita a Vinitaly anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, il ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione, Maria Elisabetta Casellati, e il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio.

Sempre al Vinitaly oggi presentata anche la ricerca sul vino nella GDO. Nel primo trimestre del 2023 si prolunga il trend negativo delle vendite di vini e spumanti nella Distribuzione Moderna che ha caratterizzato il 2022, ma la recente tendenza a una progressiva diminuzione dell’inflazione fa sperare in una ripresa nella seconda parte dell’anno. E’ quanto è emerso a Vinitaly nel corso dell’odierna tavola rotonda su Vino e Distribuzione Moderna, organizzata da Veronafiere. L’istituto di ricerca Circana (già IRI) ha presentato la sua “Ricerca Circana per Vinitaly”, commentata poi da rappresentanti delle cantine e della distribuzione.

Nel primo trimestre del 2023, infatti, le vendite di vino calano a volume del 6,2% e quelle delle bollicine dello 0,5% (dati Circana, primi 11 settimane del 2023, I+S+Lsp+Discount+ E-Commerce Panel Circana). Nel 2022 le vendite di vino erano scese del 5,4% e quelle delle bollicine del 5,0%. Le tensioni inflazionistiche hanno causato, anche nel primo trimestre del 2023, un sensibile aumento dei prezzi: +7,0% il vino e +6,6% le bollicine; il che ha portato a far registrare un aumento delle vendite a valore dello 0,4% per il vino e del 6,1% per le bollicine. I dati a valore naturalmente sono ingannevoli per via dell’inflazione, ma il canale del vino e delle bollicine nella Distribuzione Moderna rimane comunque rilevante nel mercato italiano con 800 milioni di litri venduti per un valore di circa 3 miliardi di euro nel 2022.

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