Parigi capitale gastronomica, con l’Italia assente

I cugini francesi amici (sempre più a parole) dell’Italia hanno sostanzialmente detto che quella italiana non è degna di essere annoverata tra le grandi cucine mondiali.
Lo hanno fatto con la mostra ospitata alla Conciergerie di Parigi che racconta il ruolo storico e culturale avuto dalla gastromonia parigina dal Medioevo a oggi. Un’occasione che ha permesso di autoeleggere quella francese come la migliore gastronomia del mondo. Come meravigliarsi?
Ebbene accanto a Parigi, anche se, ovviamente, in subordine, la mostra indica come capitali mondiali del cibo Londra, New York e Tokio. Infatti la rassegna mette in risalto Parigi presentandola come un faro tra le destinazioni culinarie di primo piano a livello internazionale,” come Londra, New York e Tokyo”.
In particolare nella presentazione della rassegna si evidenzia che “la capitale della Francia potrebbe non avere più il monopolio quando si tratta di gastronomia – i coltelli sono affilati con rivali come Londra, New York e Tokyo – ma può assolutamente vantarsi di aver inventato il suo spirito, la sostanza, le regole. Infatti, tutte le sue conquiste le hanno conferito lo status di patria della gastronomia”.
Di Roma neppure l’ombra. Lungo le rive della Senna l’enogastronomia italiana, insomma, sembra non esistere.
Tesi che può essere agevolmente contestata sia ricordando la lunghissima tradizione italiana in fatto di cucina che parte dall’antica Roma e arriva ai giorni nostri, sia i tanti attestati che in tutto il mondo chef e ristoranti italiani hanno ricevuto e continuano a ricevere.
Solo per citare l’ultima classifica diffusa i giorni scorsi, la The World’s Best Restaurant 2023 vede tra i primi 50 ristoranti al mondo 5 italiani contro 4 francesi, con il primo italiano al settimo posto rispetto al primo francese al decimo.
E come non ricordare che a inizio anno Tripadvisor aveva eletto Roma come meta gastronomica mondiale per il 2023, poi il Guardian ha inserito ben cinque locali italiani nei migliori 30 d’Europa, mentre la Cnn ha inserito la cucina italiana al primo posto tra quelle dell’intero globo, con Cina e Francia a completare il podio?
Nessuno nega i meriti e la qualità della cucina francese che ha ingredienti e piatti straordinari. Ma non si può evitare di denunciare come anche in questo caso i transalpini hanno voluto fare il solito dispetto all’Italia con cui evidentemente esiste un senso di forte rivalità mai sopito.
Intanto non dimentichiamo che la cucina italiana è stata appena candidata a patrimonio mondile dell’umanità Unesco. Aspettiamo e incrociamo le dita.
Brunello Cavalli